Sabato 11 Agosto 2012 18:41 |
Se è valido il terribile dramma di un corpo violato, è impossibile non accettare che possa essere valido il dramma di un equilibrio psico-emotivo violato ancora più del corpo.
La differenza è questa: lo stupro fisico è limitato nel tempo, il picco di violenza è relativamente breve. Però le conseguenze nell’equilibrio di una donna violata impiegano anni a sparire, possono anche non sparire mai.
Lo stupro delle relazioni dura tutta la vita; oltre alle conseguenze psico-emotive è lo stesso picco di violenza a non finire mai.
Per un padre separato comincia ancora prima di andare in tribunale, quando il mio avvocato mi dice che ho poche speranze di vedere i figli con assiduità: l’importante è che io paghi, poi a crescerli ci penserà qualcun altro.
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Giovedì 09 Agosto 2012 00:21 |
Non voglio difendere gli uomini. Ma non sopporto le femministe a oltranza.
A chi dice di fare la serva al marito e ai figli, beh, dico che è stata una sua scelta. Il matrimonio ha dei pro e dei contro che vanno valutati prima. Bello scegliere il vestito bianco e le foto al castello di zona!! E poi?
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Sabato 28 Luglio 2012 22:37 |
Mentre mia moglie mi serviva la cena, le presi la mano e le dissi: “Devo parlarti”. Lei annui e mangiò con calma.
La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi, quel dolore che all’improvviso mi bloccava la bocca.
Mi feci coraggio e le dissi: “Voglio il divorzio”.
Lei nn sembrò disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: “Perché?”.
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Sabato 28 Luglio 2012 12:24 |
 La mia storia è purtroppo per me che la vivo, l’insieme delle inefficienze della giustizia Italiana e del nuovo modello sociale di famiglia che lo Stato e la società ha di fatto generato.
Un trauma, uno stress prolungato, una separazione, la rottura di un legame, un lutto, sono spesso all’origine di penosi vissuti di perdita e di vuoto esistenziale. Di fronte al dolore mentale, di cui anche il corpo spesso si fa portavoce, ci si sente impotenti e disorientati. Nasce allora il bisogno di raccontarsi, di affidare alla parola scritta emozioni che non puoi dire e dai a te stesso il permesso di ascoltarti.
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Venerdì 27 Luglio 2012 17:04 |
Salve a tutti mi chiamo Giorgia, incomincia tutto nel periodo di Natale quando stavo demoralizzata dato che dopo 6 anni mio marito mi ha lasciato per una che non so chi sia (attenzione a Natale erano già 6 mesi che eravamo separati).
La mia migliore amica va in America per passare il Natale con le sue figlie e la sua ex moglie, ci vado anche io a sorpresa sia del mio amico che delle figlie e ex moglie , una sera usciamo in città cena ecc, e dopo aver chiacchierato con ex marito e figlio della mia amica, vado a farmi un giro con il loro figlio che ho battezzato pure, e mi dice che era innamorato di me, lo e tutt’ora e che vuole farlo con me, io gli dico no (è come un figlio per me mi chiama pure zia).
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